Inaugurato l’itinerario tematico “Nelle terre di Cora”: i luoghi simbolo e l’installazione permanente
Una gradevole atmosfera settembrina ha accompagnato la visita guidata di un selezionato gruppo di rappresentanti istituzionali, studiosi e operatori dell’informazione lungo il nuovo micro-itinerario tematico regionale “Nelle terre di Cora”, ideato nell’ambito del progetto.
Una gradevole atmosfera settembrina ha accompagnato la visita guidata di un selezionato gruppo di rappresentanti istituzionali, studiosi e operatori dell’informazione lungo il nuovo micro-itinerario tematico regionale “Nelle terre di Cora”, ideato nell’ambito del progetto.
Il percorso, con partenza dalla storica dimora del Castello di Brazzà, comprende una passeggiata di circa 45 minuti sino al Borgo Santa Margherita – ove ebbe sede della prima scuola di merletto attivata da Cora Slocomb - e il trasferimento a Fagagna per la visita del museo etnografico di Cjase Cocèl con le sue preziose collezioni.
Tappa privilegiata lungo il percorso, il belvedere della piazza di Santa Margherita ove, in occasione di questo sopralluogo inaugurale, il sindaco di Moruzzo Albina Montagnese accompagnata dagli assessori alle Pari opportunità, Manuela Liva, e alla Cultura, Renzo Driussi, ha scoperto l’artistica installazione creata da Massimo Racozzi che sintetizza in 12 icone i frutti della creatività di Cora Slocomb nel campo socio-culturale e imprenditoriale.
L’incontro ha suscitato unanimi commenti positivi sull’attrattività che l’itinerario potrà esercitare nei confronti di varie categorie di fruitori: dalle famiglie con bambini agli studiosi di storia locale, dai turisti vacanzieri alla ricerca di spunti culturali inediti ai discendenti degli emigrati friulani che amano riscoprire le proprie radici. Sono state pure ipotizzate delle sinergie con altri programmi di promozione del territorio, sostenuti dalla Regione, che presuppongono però una fattiva compartecipazione dei privati, come “Castelli aperti” e “Giardini aperti”.
Non meno stimolante si è rivelata la visita al museo della Vita contadina di Fagagna, che è gestito dall’Associazione Cjase Cocèl (partner nel progetto Cora). Qui il gruppo è stato accolto dal presidente Elia Tomai e da altri esperti che curano con dedizione la salvaguardia delle testimonianze storiche di questa realtà prestigiosa. Il sito accoglie i preziosi reperti delle attività di Cora Slocomb giunti fino a noi: un ampio campionario di merletti originali, tra cui le creazioni tridimensionali e assolutamente uniche, nonché campioni dei giocattoli che si realizzavano con vari tessuti e materiali nel laboratorio artigianale fondato dalla stessa benefattrice.
Il museo consente di immergersi in uno spaccato significativo della vita e dell’economia rurale regionale tra l’Otto e il Novecento, quando l’andamento dell’annata agricola e dell’allevamento del baco da seta erano le principali fonti di ricchezza, sempre alla mercé degli eventi climatici e di fattori esterni.
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